Zanzara Sbaciucchiona piace a Superman

Come saprete, ho grandi sogni e un'anima intraprendente. Il mio nome deriva dalla mia abitudine di "baciare" la pelle umana con il mio pungiglione. Ma c'è un obiettivo che mi brucia dentro da giorni: pungere Superman. Sì, hai capito bene, il famoso uomo d'acciaio, il supereroe che protegge Metropolis. Immagina che successo se riuscissi a trapassare la sua pelle invulnerabile!

Ma non è così semplice. Superman è noto per la sua forza sovrumana e la sua velocità. Sono una zanzara piccola e vulnerabile. Pungere lui sembra un'impresa impossibile, ma io non mollo facilmente.

Ho provato ogni trucco del mestiere. Mi sono avvicinata furtivamente, ho cercato di coglierlo di sorpresa, ma niente ha funzionato. Superman sembrava immune al mio pungiglione.

Una sera, ho deciso di avvicinarmi mentre volava sopra la città. Ho volato accanto a lui, cercando di trovare un'apertura nella sua armatura di acciaio. Ma Superman era troppo veloce. Con un balzo, si è sollevato in aria, sfuggendo al mio attacco.

"Quasi ci sei riuscita!" mi ha sorriso Superman, prima di sparire tra le nuvole.

Il mio primo tentativo era fallito, ma non mi sono data per vinta. La notte successiva, ho provato un approccio diverso. Ho aspettato che Superman si fermasse a terra, vigile sulla città. Mi sono avvicinata lentamente, sperando di colpirlo di sorpresa. Ma proprio quando stavo per pungere, ha alzato una mano e mi ha respinto con un soffio d'aria.

"Sono troppo veloce per te, piccola zanzara!" ha riso, mentre io volavo via sconfitta.

Il mio secondo tentativo era stato un altro insuccesso, ma la mia determinazione non vacillava. La terza notte, ho provato un approccio più subdolo. Mi sono nascosta tra i fiori di un giardino, aspettando che Superman passasse vicino. Quando è atterrato per controllare una situazione di emergenza, ho colto l'occasione e mi sono avvicinata silenziosamente. Ma proprio quando stavo per pungere, ha sollevato il palmo della mano, creando una piccola corrente d'aria che mi ha spazzato via.

"Devi fare meglio di così, piccola zanzara!" ha sorriso Superman, mentre io volavo via frustata dal vento.

Nonostante i miei tentativi falliti, la mia determinazione rimaneva salda. E una notte, finalmente, ho avuto l'occasione che aspettavo. L'ho trovato mentre sorvolava la città, la sua silhouette oscura illuminata solo dalla luna.

Con determinazione, mi sono avvicinata a lui. Ho aspettato il momento giusto e ho colpito con tutta la mia forza. Sentii il mio pungiglione penetrare la sua pelle, e un senso di trionfo mi invase.

"Ouch!" esclamò Superman, guardando il segno sulla sua pelle. Era una "S" stilizzata. "Sbaciucchiona?", chiese con un sorriso divertito.

Mi sentii orgogliosa e imbarazzata allo stesso tempo. Avevo lasciato il mio segno su Superman! Io piccola zanzara avevo fatto ciò che nessun altro era riuscito a fare.

Superman sorrise, un sorriso gentile che mi scaldò il cuore. "Sei stata coraggiosa, piccola zanzara," disse con ammirazione. "E sai cosa? Hai reso questa notte unica."

Da quel momento, le cose cambiarono. Io e Superman diventammo amici, complici di notti insonni e avventure senza fine. Mi portava in volo sopra le nuvole, mi mostrava angoli nascosti della città e mi parlava di mondi lontani.

E io, da parte mia, gli raccontavo delle mie avventure tra le case e le strade di Metropolis, dei segreti che solo una zanzara può conoscere.

E così, tra voli tra i grattacieli e conversazioni sotto la luna, io e Superman vivemmo la nostra strana storia d'amore. Perché, sai, l'amore può nascere anche tra una zanzara e un supereroe. Basta solo avere il coraggio di puntare dritto al cuore.